La Coessenza è una casa editrice nata dal basso.
È un'associazione culturale per la formazione e la comunicazione autonome. Promuove un'editoria estranea a logiche di profitto e sfruttamento degli autori e delle autrici. Lotta contro il copy right. Si fonda sui principi di condivisione della conoscenza, beni comuni, reciproco ascolto e antirazzismo.
La Scuola del Vento
Comunicato stampa
In riferimento all’”operazione di bonifica” avvenuta lo scorso giovedi 28 ottobre presso il campo rom di Vagliolise, le associazioni e i singoli cittadini da tempo impegnati insieme alla comunità rom nella lotta per il riconoscimento e la difesa dei loro diritti, dichiarano:
tale operazione, condotta con un massiccio dispiegamento di mezzi e personale delle forze dell’ordine, svela il reale disegno politico che la sottende e criminalizza un’intera comunità colpevole per il solo fatto di esistere e di cercare una condizione di vita più dignitosa.
Le modalità con cui l’intera operazione è stata preparata e condotta (schedature quotidiane degli abitanti, filmati e rilievi fotografici di minori, abbattimento di baracche oggetto di procedimento penale in corso, etc) configurano specifici reati di discriminazione che saranno sottoposti alle autorità competenti europee.
L’eccessiva spettacolarizzazione e l’enfasi con cui l’operazione è stata gestita contribuisce ad alimentare un clima di preoccupazione crescente fra i rom e a consolidare stereotipi e luoghi comuni che generano incomprensione e conflitto sociale con la popolazione.
Crisi e sicurezza mal si coniugano con pratiche di repressione ed esclusione sociale. L’operazione condotta rivela, ancora una volta, la mancanza di una progettualità politica da parte degli amministratori locali richiamati da tempo dalle associazioni e più di recente finanche dalla Procura di Cosenza, a fare il proprio dovere, ossia ad individuare soluzioni alloggiative alternative prima di procedere all’abbattimento delle baracche e garantire concretamente i diritti alla salute e all’istruzione.
Ci preme ricordare che su ciascuno di questi punti, associazioni e singoli cittadini insieme alla comunità rom continuano a lavorare quotidianamente, nonostante le pratiche sociali messe in atto e gli obiettivi finora raggiunti (vaccinazione e iscrizione scolastica dei minori, assistenza sanitaria di base, doposcuola e attività ludico ricreative) siano intenzionalmente ignorati dai media e fatte oggetto di maldestri tentativi di “appropriazione indebita”da parte dell’amministrazione comunale.
Nessuna ruspa arresterà il nostro cammino.
Comunità Rom di Cosenza-Associazioni in difesa dei Rom
Ruspe contro baracche vuote ottobre 2010
Comunicato stampa
In riferimento all’”operazione di bonifica” avvenuta lo scorso giovedi 28 ottobre presso il campo rom di Vagliolise, le associazioni e i singoli cittadini da tempo impegnati insieme alla comunità rom nella lotta per il riconoscimento e la difesa dei loro diritti, dichiarano:
tale operazione, condotta con un massiccio dispiegamento di mezzi e personale delle forze dell’ordine, svela il reale disegno politico che la sottende e criminalizza un’intera comunità colpevole per il solo fatto di esistere e di cercare una condizione di vita più dignitosa.
Le modalità con cui l’intera operazione è stata preparata e condotta (schedature quotidiane degli abitanti, filmati e rilievi fotografici di minori, abbattimento di baracche oggetto di procedimento penale in corso, etc) configurano specifici reati di discriminazione che saranno sottoposti alle autorità competenti europee.
L’eccessiva spettacolarizzazione e l’enfasi con cui l’operazione è stata gestita contribuisce ad alimentare un clima di preoccupazione crescente fra i rom e a consolidare stereotipi e luoghi comuni che generano incomprensione e conflitto sociale con la popolazione.
Crisi e sicurezza mal si coniugano con pratiche di repressione ed esclusione sociale. L’operazione condotta rivela, ancora una volta, la mancanza di una progettualità politica da parte degli amministratori locali richiamati da tempo dalle associazioni e più di recente finanche dalla Procura di Cosenza, a fare il proprio dovere, ossia ad individuare soluzioni alloggiative alternative prima di procedere all’abbattimento delle baracche e garantire concretamente i diritti alla salute e all’istruzione.
Ci preme ricordare che su ciascuno di questi punti, associazioni e singoli cittadini insieme alla comunità rom continuano a lavorare quotidianamente, nonostante le pratiche sociali messe in atto e gli obiettivi finora raggiunti (vaccinazione e iscrizione scolastica dei minori, assistenza sanitaria di base, doposcuola e attività ludico ricreative) siano intenzionalmente ignorati dai media e fatte oggetto di maldestri tentativi di “appropriazione indebita”da parte dell’amministrazione comunale.
Nessuna ruspa arresterà il nostro cammino.
Comunità Rom di Cosenza-Associazioni in difesa dei Rom