LibriContr'aria
Racconti in libera uscita libera/mente
Ester Apa
Federico Caruso
Giammarco De Vincenzo
Giuseppe Lanzino
Elena Giorgiana Mirabelli
Mauro Nigro
Luigi Sposato
Silvio Stellato
Carlo Stepancich
Introduzione di Giuseppe Lanzino
Postfazione di Elisa Stefania Tropea
illustrazioni di Gianluca Salamone
Non è agevole il cammino della parola, nell’anno 2007, in questa parte del pianeta.
L’oralità tende a rinchiudersi in se stessa, perdendo significato, presenza, sostanza.
D’altronde sono i nostri stessi corpi a subire un isolamento. È una forma di autoreclusione
indotta. Qualsiasi strumento tecnologico concorre a mortificare la comunicazione
verbale diretta tra le persone.
Telefonini, antenne satellitari, aria condizionata, reti telematiche, ipermercati... tutto
sembra dirci: “Chiudetevi dentro”. Le macchine e i luoghi che in teoria dovrebbero migliorare
le nostre vite, nel tempo della guerra globale permanente divengono strumenti per
renderci compatibili con la paura ingiustificata dell’Altro, che ormai serpeggia ovunque,
intorno a noi.
Contribuiscono ad ad-domesticarci, cioè a segregarci in casa.
Anche la parola scritta, pur essendo sempre più diffusa e praticata grazie ai nuovi media,
in realtà si rattrappisce, contraendosi. Ed insieme ad essa, perde ogni forza la nostra
capacità d’ascolto.
La Coessenza è una piccola ribellione contro l’ad-domesticamento della parola.
È un’esperienza di editoria nata dal basso. Unisce le energie profuse da ciascuno di noi,
amanti della scrittura, stanchi d’essere strapazzati ed illusi da piccole e grandi case
editrici che spesso si nutrono soltanto della nostra solitudine.
Coessenza raccoglie e spinge in avanti il lavoro già intrapreso dalla casa editrice del
periodico Tam Tam e Segnali di Fumo, che da oltre un decennio pubblica testi legati alla
moderna cultura popolare brettia.
Per allestire il laboratorio che ha portato alla realizzazione di questa antologia, abbiamo
scelto il Centro Sociale Autogestito Ex Villaggio del Fanciullo, da tutti conosciuto come il
“Gramna”, simbolo di una cultura autonoma e ribelle.
Riunendoci in uno spazio liberato, è stato più facile spingere la ricerca all’interno della
dimensione interiore. Dopo quasi un anno di intensi incontri serali, ci siamo ritrovati in
mano un pugno di racconti, sentimenti e sensazioni; consapevoli, come lo eravamo
all’inizio di questa meravigliosa esperienza, che la buona qualità delle relazioni umane
è
l’ossigeno di qualsiasi comunità in movimento.
Il modo in cui si compie un cammino è più importante della meta che si vuole raggiungere.
Claudio Dionesalvi