Appunti
Torino, SEMINARIO SULLA GIOVENTU' -
A.A.A. SINISTRA CERCASI DISPERATAMENTE
- Giovane ma già esperto – in fatto di democrazia e barbarie, pace e guerra, flessibilità e disoccupazione,
happy hour e angoscia – cerca compagni di generazione sulle tracce, come lui, di una nuova cultura politica.
Cultura e politica, ieri e oggi
A lungo, in Italia, si è registrata una tensione stimolante tra una cultura che obbediva a programmi e
diktat provenienti dalla classe politica e una cultura arroccata nella sua torre d’avorio.
Oggi il rapporto tra queste due sfere sembra profondamente mutato: l’esaurirsi delle grandi narrazioni o ideologie – annunciato da quanti hanno profetizzato, insieme alla caduta del muro di Berlino, la fine della Storia – procede di pari passo con un forte interessamento del mondo culturale a tematiche di dominio pubblico e di rilevanza strettamente politica.
La politica, al contrario, sembra aver deposto ogni interesse a radicare in quell’ambito i propri programmi: come se tutto il consenso potesse venire riscosso a prescindere da una cultura politica. A questo disinteresse della politica fa da contraltare l’autosufficienza che la cultura spesso rivendica
nei suoi confronti.
Ricomporre il divario
Tra cultura e politica sembra dunque in atto un dialogo tra sordi. Si tratta di un limite inaccettabile per chi tenta di fare i conti anzitutto con un mondo del lavoro sempre più deregolamentato e, ancor più, per quanti scommettono ancora sulla costruzione di un’alternativa attraverso l’organizzazione di nuove forme di vita politiche e sociali, la costruzione di luoghi di discussione e aggregazione, momenti di approfondimento e campagne di mobilitazione su temi specifici. Non c’è ideologia peggiore della proclamazione della sua fine: è politicamente indispensabile disporre di una cultura politica che orienti la prassi; così come è indispensabile, per la cultura, ritessere un legame fondativo con il contesto sociale in cui è radicata.
In breve, è fondamentale, per chi oggi fa politica dentro e fuori le istituzioni, ricostruire un ponte con la cultura.
Un tentativo di reazione
Questo appello parte, non a caso, da un gruppo politico specifico, il «Laboratorio Corsaro (http://www.officinecorsare.org/index.php/chi-siamo) e si rivolge espressamente a una categoria sociale variamente interessata a tale situazione: i giovani. Questa chiamata alla armi della critica vuole rispondere a una doppia esigenza: reinventare una cultura politica dell’emancipazione che faccia i conti con le sfide di questo secolo, senza tacere la necessità di dare parola a chi si trova a vivere e agire nel panorama sociale presente. Spesso i giovani hanno fatto parlare di sé: da bamboccioni incapaci di tagliare il cordone ombelicale con la famiglia, a teppisti semi-borghesi che sfogano il loro status di disadattati sulle camionette della polizia in occasione delle manifestazioni. Queste e altre sono le definizioni con cui media e politici nostrani hanno interpretato la condizione giovanile nel nostro paese: il paradosso di tale situazione risiede nel fatto che le occasioni di dibattito pubblico in cui si è parlato dei giovani in Italia sono state numerose quanto esigui si sono rivelati gli spazi in cui i giovani potessero finalmente prendere la parola e parlare di sé.
Per una volta, vorremmo provare a invertire la rotta
Il seminario sulla gioventù A.A.A. Sinistra cercasi disperatamente invita giovani studenti, laureandi e laureati, dottorandi e ricercatori di tutta Italia a socializzare e veicolare la loro passione intellettuale all’insegna di un tema strettamente politico: l’analisi critica del presente. Muovendo da prospettive eterogenee e multidisciplinari, saranno ben accolti interventi che mirino a scandagliare i seguenti ambiti tematici:
1. La crisi della politica.
Quali mutamenti a livello macrosociale hanno provocato una perdita di incisione del politico sul reale e, nel contempo, una scollatura sempre più accentuata tra mondo istituzionale e società civile? È giustificato oppure esagerato l’utilizzo di concetti come “post-democrazia”, “democrazia dispotica”, “autoritarismo soft”, “governance oligarchica”? Come si inseriscono in questo contesto l’apolitica o l’antipolitica di vasti strati della popolazione, così come le tentazioni populiste o le derive estremiste?
2. Il pertugio del possibile.
Come si può favorire un “ritorno del possibile”? Come defatalizzare il disincantato orizzonte postmoderno e cogliere negli eventi quella dimensione di “virtualità” che – a discapito di ogni visione ideologica volta a riprodurre simbolicamente il reale così com’è – inviti a una prassi trasformativa?
3. Società, giovani e politica.
Come sono coinvolti i giovani in tale processo? Quale la percezione della loro condizione attuale? Che prospettive future li aspettano o possono crearsi?
4. Orizzonti della sinistra.
Quali possono essere le coordinate di una sinistra per il XXI secolo, al momento priva di orizzonti di senso e immagini del mondo che riescano a gestire l’ira e il misconoscimento degli esclusi? È possibile, e auspicabile, immaginare una ricomposizione tra le molteplici e frammentate forme in cui si manifesta oggi il dissenso? Infine, come accedere alla partecipazione politica, come influire sui luoghi di decisione, come pesare nella società civile? Quali i modelli di prassi politica agibili nello spazio democratico contemporaneo?
Modalita’ di partecipazione
Che la parola sia dunque lasciata ai diretti interessati affinché possano finalmente parlare di sé e del
ruolo che intendono svolgere nella riconquista del diritto al loro futuro.
Gli studenti, dottorandi, ricercatori, docenti, militanti e lavoratori (che non abbiano ancora compiuto il 40esimo anno di età) e che intendono rispondere a questo appello, sono pregati di scrivere una breve sintesi delle loro idee in materia, un abstract (da contenersi in 3000 caratteri) e spedirlo entro il 15 settembre 2011 al seguente indirizzo: studicorsari@gmail.com. A inizio ottobre, sul sito www.officinecorsare.org, comparirà l’elenco degli invitati a presentare le loro idee nel corso di un incontro nazionale su questo tema che si terrà sabato 10 e domenica 11 dicembre 2011, presso la sede delle Officine Corsare a Torino.
Ulteriori informazioni relative l’organizzazione del convegno (pernottamento, trasporti, facilitazioni) saranno pubblicate sul sito dopo l’accettazione dei documenti inviati.