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Processo Marlane di Praia, una vergogna infinita
3 gennaio - Nel tribunale di Paola ormai non si contano più i rinvii nel processo ai vertici Marlane per la morte di oltre cento operai che hanno contratto il cancro. L'ultimo, lo scorso 30 dicembre. Le associazioni ambientaliste e i comitati a difesa dei parenti delle vittime scrivono un duro comunicato di denuncia. Terrelibere pubblica un'intervista a Francesco Cirillo, curata da Claudio Metallo. In essa, ricostruisce la vicenda a partire dal suo libro-inchiesta edito nel 2011 da Coessenza.
http://www.terrelibere.org/4416-marlane-taci-del-tumore-licenziati-e-assumeremo-tuo-figlio
COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta un rinvio. Ancora una volta abbiamo assistito ad una logora pantomima fra avvocati e corte sulla leggittimità delle oramai famigerate notifiche. La solita opposizione degli avvvocati difensori dei 13 impuitati del gruppo Marzotto, il solito rito del ritiro in camera di consiglio, e la solita sentenza di rinvio per difetto di notifiche. Anche questa volta un lungo rinvio: al 24 febbraio 2012 ! A nulla è servito l'appello fatto dal PM affinchè si superino queste pastoie burocratiche e si dia avvio al processo, a nulla è servito il presidio dei familiari e dei militanti del movimento e del sindacato che si è tenuto sin dall'inizio dell'udienza. la camera di consiglio è durata ben sei ore per produrre tre paginette sull'accettazione delle controdeduzioni degli avvocati della difesa, capeggiati dal solito avv. Perugini. Lo abbiamo asserito nel nostro precedente comunicato e non ci stancheremo di ripeterlo mai: quanta gente deve morire perchè la loro vita venga presa in considerazione? Non bastano oltre cento morti ed ammalati di tumore? A Paola nel processo Marlane evidentemente questi numeri non bastano. Perchè con questo nuovo rinvio qui bisogna parlare, più che di leggi, di avere coscienza . Coscienza per le sofferenze di intere famiglie abbandonate dallo Stato e dalle istituzioni, coscienza per chi ha sacrificato la propria vita per il lavoro, coscienza per i sopravvissuti che ancora soffrono per le malattie contratte in quella fabbrica diventata un campo di concentramento.Ci troviamo ad assistere all’ennesimo proditorio rinvio. Ad un estenuante teatrino che gli avvocati difensori dei vertici della Marlane, l’avv.Perugini in testa a nome dei Ghedini, Giarda, D’Ascola, Lucibello, Germanà Tascona dello studio Pisapia, l’onorevole PDL Paolo Sisto, tirano fuori ad ogni udienza. La giustizia in Italia funziona così. Chi è forte vince, chi è debole paga. Ed eccoci al nuovo rinvio al prossimo 24 febbraio.
MA STIANO TRANQUILLI I PADRONI ED I LORO DIFENSORI , NOI CI SAREMO LO STESSO. CON LE NOSTRE LENZUOLA BIANCHE SIMBOLO DEGLI AMMALATI DI TUMORE DOVE E’ SCRITTA TUTTA LA NOSTRA RABBIA PER QUESTO PROCESSO CHE NON VUOLE CELEBRARSI.
Si – Cobas coordinamento Calabria / Osservatorio Nazionale Amianto / Rete Difesa Territorio”Franco Nisticò″ / CSOA Rialzo Cosenza / Associazione Culturale Skatakatascia U*CS Francavilla / Movimento Ambientalista del Tirreno / ACSSA di Montalto Uffugo- Coessenza -