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la famiglia Scarselli

Libri

la famiglia Scarselli


Angelo Pagliaro
Prefazione: Pietro Ferrua
La famiglia Scarselli. Volti,idee,storie e documenti di una famiglia anarchica temuta da tre dittature
Euro 10

In Toscana lo squadrismo fascista si affaccia alla ribalta politica nel gennaio 1921. Il 27 febbraio di quel triste anno giunge a Certaldo (FI) la notizia dell’assassinio, da parte di elementi della squadraccia nera la “Disperata” di Firenze, di Spartaco Lavagnini, sindacalista comunista. Il giorno dopo, nella piazza di Certaldo, mentre si svolge la “Festa della fiera”, nel corso di una banale lite tra due fidanzati scoppia una vera e propria rissa, nella quale vengono coinvolti, tra gli altri, alcuni carabinieri e due dei fratelli Scarselli. In serata, all’ingresso del paesino, vengono erette delle barricate e durante gli scontri con i carabinieri si contano morti e feriti. Dopo i “Fatti della Fiera” di Certaldo e le violenze generalizzate in tutta Italia, gli Scarselli non si fanno più illusioni. Il quotidiano anarchico «Umanità Nova», di fronte alle crescenti violenze fasciste, invita gli anarchici a reagire: “compite quello che è vostro dovere imprescindibile”si legge nel numero di martedì 4 gennaio 1921. Il cuore dei lavoratori è colmo di rabbia e di dolore per le bombe lanciate contro le sedi dei giornali socialisti e di opposizione. Con Errico Malatesta e Armando Borghi in carcere il gruppo libertario di Certaldo decide che è giunta l’ora della resistenza armata contro il fascismo e si dà alla macchia. Le gesta della “Banda dello zoppo”, come ormai vengono identificati i fratelli Scarselli, entrano nella storia e nella leggenda popolare. Ancora oggi sono ricordati. Le storie individuali di Eusebio Scarselli, di Maria Mancini e dei loro sei figli: Oscar, Ida, Tito, Egisto, Ines Leda, Ferruccio ricostruite dopo molti anni di ricerche svolte in Italia, Russia e Brasile, sono contenute nei profili di ogni membro di questa famiglia, tra le prime in Italia ad opporsi al fascismo con le armi.


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a Cosenza presso libreria UBIK, via Galliano

non ancora disponibile (ma lo sarà a breve) anche nel circuito nazionale NDA



Angelo Pagliaro si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano. Dottore agronomo specializzato in divulgazione agricola, è funzionario dell’ARSSA. E’ socio dell’I.C.S.A.I.C. (Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea) di Cosenza. Già collaboratore della rivista Veronelli EV e di Rivist@online oggi scrive per la stampa libertaria. Giornalista pubblicista, rivolge i suoi interessi scientifici verso la storia delle culture e delle colture locali, del circuito terra-prodotto-relazioni sociali per una contadinità responsabile. Ha pubblicato I Dimenticati, confinati politici paolani antifascisti ed altri ribelli durante la persecuzione fascista (2004); Il sarto rosso,l’attività clandestina di Carlo Antonio Alò, “corriere” del P.C.I. e di altri ribelli durante la persecuzione fascista (2004); Paolani emigranti e ribelli, carte di polizia di anarchici paolani emigrati in Sudamerica all’inizio del XX secolo (2006); Il gruppo libertario cetrarese. Emigrazione e coscienza anarchica: carte di polizia di sovversivi cetraresi in Argentina (2008), Guazzabuglio di Paese. Gli scontri del 1° maggio 1920 a Paola, la morte di Nicola De Seta e il complotto antisocialista (2011). Vive, studia e lavora a Paola (CS).