Recensioni
CONZATIVICCI: dalle scene alle librerie
Il Garantista, sabato 5 luglio 2014 -
COSENZA - Dopo la fortunata tournée che ha visto lo spettacolo
teatrale Conzativicci dichiarare sold-out praticamente in tutte le
sue date (compresa la serata allo stadio San Vito di Cosenza a cui
hanno assistito migliaia di persone) l'autore Sergio Crocco ha deciso
di affidarsi allo scrittore Claudio Dionesalvi per trasformare
la storia in un racconto edito dalla casa editrice Coessenza e dall'associazione
La terra di Piero (associazione dedicata a Piero Romeo,
tra i fondatori degli Ultrà Cosenza, della mensa dei poveri e
dell'Oasi francescana, scomparso, solo fisicamente, il 22 febbraio
del 2011). Il volume è un agevole tascabile i cui ricavati saranno
devoluti in beneficenza, così come gli incassi dello spettacolo teatrale.
L'obiettivo è quello di costruire nella città di Cosenza un
parco interamente dedicato ai disabili, che dovrebbe sorgere nella
vecchia via Roma. L'incredibile coinvolgimento popolare sta a poco
a poco rendendo possibile la realizzazione di questo ambizioso
progetto. Ma veniamo adesso al racconto. L'idea di partenza è piuttosto
semplice ma al tempo stesso esilarante, e con queste parole viene riassunta
a Dio in persona: “Ogni vòta ca’ chiòva a Cusenza, chiòvanu sordi spicci!”
Si tratta di una commedia leggera che trae spunto dall'opera teatrale,
pur rivendicando una sua indipendenza e forse anche una sua nuova chiave di lettura.
Chi ha amato lo spettacolo si troverà di fronte a qualcosa di diverso,
è vero, ma sicuramente di altrettanto brillante. La comicità diretta,
la lingua dialettale, i riferimenti alle leggende, ai personaggi
storici e ad alcuni concittadini contemporanei, sono un
continuo omaggio alla città dei Bruzi a cui gli autori, pur sottolineandone
le contraddizioni e costruendo a tratti una pungente
satira contro la sua malapolitica, dichiarano il proprio amore.
Con estrema semplicità Crocco e Dionesalvi immortalano un'intera
popolazione, con le sue abitudini alle volte ignobili e i suoi
guizzi alle volte geniali. Insomma, per chi ama la città di Cosenza,
o più semplicemente ha voglia di conoscerla, si tratta di una
storia sicuramente da leggere.
Enrico Miceli